TESTI CRITICI - CRITICQUES

 

 

Unitariamente concepito, questo viaggio per immagini nell’universo femminile d’oggi, prevede, a seconda dello spazio espositivo disponibile, l’utilizzo di 30/40 opere di media dimensione (cm 70 x 50 c.ca), elaborate con un’originale tecnica mista su carta (grafica/colore) che associa sapientemente penna, pastello, ed altri eventuali colori. Lo scenario in cui queste sue figure femminili si presentano, è spesso la citazione d’uno spazio pittorico famoso. Quasi ossessivamente ci ripropongono una sorta di corto-circuito simbolico. Vi si scontrano modi d’essere assolutamente contrastanti fra loro. Gli antipodi d’esistenze, comunque segregate persino a loro stessa insaputa... Una profonda analogia di solitudine le accomuna. La loro immagine planetaria oscillando fra un eccesso d’ostentazione e un eccesso d’occultamento. Non bisogna, comunque, credere che questa riflessione pittorica sul reale di Carlo Carli, rappresenti una sorta di regressione ideologica ad un arte impegnata a denunciare ulteriormente le contraddizioni di un’insostenibile nostra cronaca quotidiana. La gravità del motivo prescelto trova, al contrario, la sua espressione in una leggerezza di linguaggio che ne smussa i più violenti contorni polemici, per restituircelo, invece, nella sua dolente e compresa umanità. Essendo la prima matrice della ricerca di Carli essenzialmente grafica e illustrativa, qui giunge ad elaborare immagini d’ariosa freschezza con questa sua nuova tecnica combinatoria. Cosicché, sempre colte in un concitato movimento, queste sue figure si manifestano in virtù d’una trama segnica che ce ne evidenzia la presenza, e di un colore appena accennato che di fatto ce le allontana. Incidendo e sfumando, con queste sue matasse grafiche a penna che ne ingabbiano la figura e queste cipriate sonorità di un pastello che parrebbe volerla liberare.

Giuseppe Cordoni

 

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This voyage across the contemporary female universe through images has been conceived as a whole and contemplates 30/40 medium-size works(70X50cm), according to the space available, achieved with original mixed technique on paper (graphics and colours) skilfully blending ink, pastels and other colours. The scenarios where Carli’s female figures are represented are often quotations from  famous painting settings. They are almost obsessive reproductions of a sort of symbolic short circuit. There is a clash between life styles in  absolute contrast. Poles apart, existences segregated unknowingly and yet joined by a similar deep loneliness... Their worldly images sway from exaggerated ostentation to  excessive concealment. It would be misleading, however, to imagine Carlo Carli’s observation of reality through painting as an ideological regression towards a form of art that condemns even more fiercely the unbearable contradictions of contemporary society. The gravity of the theme chosen is instead expressed by the lightness of his idiom that softens the harsher polemical contents so that what is really conveyed is shared humanity, rendered in all its sorrow. If Carli’s initial technique was essentially graphic and illustrative, he now captures lively fresh images through a new combination of techniques. The presence of his figures is defined by the excitement of their movement, while the inkling of colours seems to shift them in the distance. With his graphic muddles he defines and confines them, while the fading powdered roundness of pastels seems long to set them free.   

 

Giuseppe Cordoni